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STAGIONE BANDISTICA
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Il saluto del concerto
La collaborazione fra la Banda Sociale e l’artista Massimo Lazzeri inizia l’anno scorso per la realizzazione de “I musicanti di Brema” di Grimm presentato al Teatro di Pergine e poi replicato per ben sei volte in diverse località della nostra provincia, dai teatri ai musei e nel bosco, come abbiamo fatto qualche settimana fa a Besenello.
Ne è nato un sodalizio artistico molto forte fra Massimo (cantante-attore-musicista-drammaturgo), Claudio Dorigato direttore e concertatore e gli strumentisti dello storico complesso musicale perginese…la nostra Banda Sociale.
Pochi di noi sapevano che Massimo aveva composto anche delle canzoni, che canta, pubblicate su CD. Personalmente l’ho sentito in un concerto “da appartamento” (il nostro le inventa tutte!) l’estate scorsa, accompagnato dalla sua chitarra e da uno splendido saxofonista. Emozione pura!!
Quando il maestro Claudio mi ha accennato della possibilità che si possa “confezionare” un concerto con le canzoni di Massimo e con la sua partecipazione ne sono stato entusiasta, entusiasmo che subito ha contagiato tutti soprattutto per continuare una collaborazione fruttuosa, sia artisticamente che umanamente.
Tutto questo poi trova un suo collegamento ideale con la storia della Banda Sociale e con quella dello spettacolo a Pergine, insomma con la storia della nostra città. Concetto ardito…forse, ma vediamo.
Nel 1925 il direttore della Banda, Giovanni Serra, scrive la musica per l’operetta “Pensierino” di E.Zambiasi; lo spettacolo, vede la partecipazione di strumentisti, cantanti e ballerini perginesi ed è diretto dallo stesso Serra; va in scena al Teatro Amedeo in piazza Municipio. Grandissimo successo di pubblico che accorre anche da Trento; si pensi che si va in scena in orari compatibili con le corse del treno da Trento e si organizzano automobili per riportare il pubblico nella capitale della nostra provincia. Circa trent’anni dopo la Filodrammatica “Don Bosco” di Pergine, guidata da Giuseppe (Bepi) Roner mette in scena “Quel che no i credeva lori” di Mario Paoli. La compagnia è tutta di perginesi, lo spettacolo ha un enorme successo e viene replicato decine di volte anche a Trento e in altri paesi.
Passano altri venticinque anni circa e nasce l’associazione degli “Amici della Musica e del Teatro” guidata dall’indimenticabile Umberto Frisanco. Vengono organizzate le prime Stagioni musicali e teatrali professionistiche con grande successo di pubblico. A loro si deve la rinata tradizione dello spettacolo dal vivo e la costruzione del Teatro Comunale. Ma questa è un’altra storia!
Dopo pochi anni vede la luce Pergine Spettacolo Aperto il primo Festival estivo della nostra regione.
Da subito vede un grande successo di pubblico; ed è storia di oggi.
Tutto questo viene realizzato da perginesi.
Idealmente la Banda Sociale riprende i fili di questa storia e dei perginesi (strumentisti e musicista) si propongono al pubblico con una loro propria realizzazione. Credo che la cosa sia importante!
In più occasioni ho avuto modo di ribadire che “ una comunità se è attenta ai propri artisti e all’arte in senso lato è una comunità che può guardare con speranza al proprio futuro” e Pergine può ben dirlo. Ciò non è avvenuto con continuità, ma lo ha fatto.
Ma anche questa è un’altra storia.
Un forte abbraccio ai protagonisti di “Finchè noia non ci separi” e un caro saluto al nostro pubblico.
Il presidente Franco Oss Noser
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